Periartrite cronica

 

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Esiste una periartrite, ossia un’infiammazione della spalla e dell’anca che si manifesta in forma acuta, con dolori persistenti e che possono durare mesi prima di riuscire a farli scomparire con una cura efficace, e una che invece può persistere anche degli anni con effetti meno gravi: in questo caso possiamo parlare di periartrite cronica.

 

 

I sintomi della periartrite cronica

In realtà i sintomi sono meno persistenti rispetto ad altri tipo di periartriti. L’unico disturbo reale è rappresentato da un blocco momentaneo nella rotazione interna o nell’elevazione del braccio oppure ancora da una leggera fitta dolorosa. Invece è assente la contrattura muscolare e non ci sono limitazioni funzionali della zona della spalla dovuto all’urto temporaneo del deposito calcareo contro il legamento della scapola quando solleviamo o ruotiamo il braccio. Un disturbo che può durare anche per anni senza che ci siano limitazioni anche se in ogni caso la spalla rimane debole e se non curata al meglio potrebbe causare sindromi acute.

 

I possibili effetti collaterali della periartrite cronica

Nel caso di periartrite cronica si possono registrare diversi tipi di complicazioni. Il più comune è quella della cosiddetta ‘spalla rigida’ che può portare ad un blocco totale dell’articolazione più lungo e  fastidioso da affrontare dal punto di vista terapeutico. E ancora, se il deposito calcareo si trova vicino al solco del bicipite, il tendine e la sua guaina possono essere interessati dalla reazione infiammatoria che circonda il deposito. Quindi ai sintomi della tendinite calcifica si possono associare quelli della tenosivite che se non riconosciuti per tempo possono portare a problemi più gravi. Infine si può registrare un deposito calcareo che si inserisce nelle testa dell’omero in posizione intraossea. Una lesione che produce una sindrome prolungata, resistente ad ogni forma di trattamento se non viene trattata chirurgicamente.

 

 

Come si cura la periartrite cronica

I sintomi più specifici della periartrite cronica sono dolore e limitazione funzionale. Ovviamente ogni trattamento, ogni rimedio farmacologico è differenziato a seconda del paziente e della situazione clinica che si presenta al momento della diagnosi. Nella prima fase possono tornare utili il riposo assoluto dell’arto ma anche il trattamento crioterapico perché il freddo sviluppa un’azione decontratturante e agisce come anestetico. Successivamente si può passare alla laserterapia che agisce nel processo infiammatorio, determinando la diminuzione del dolore e favorendone la risoluzione. Invece la ionoforesi permette alle sostanze curative di penetrare direttamente attraverso la cute. Infine gli ultrasuoni, indicati in questa patologia per il loro effetto analgesico e il ripristino funzionale dell’articolazione, con la capacità di  capaci di eliminare le calcificazioni presenti.