Periartrite al gomito destro o sinistro

 

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Se la periartrite scapolo-omerale (la cosiddetta ‘spalla fredda’), quella all’anca e quella al ginocchio sono più comunemente diffusi, anche la periartrite al gomito è un disagio fisico che può procurare molto fastidio in chi ne soffre, limitando la mobilità dell’arto e costringendo in alcuni casi a lunga riabilitazione, se non addirittura ad interventi chirurgici.

 

 

I sintomi e le cause della periartrite al gomito

Riconoscere i sintomi della periartrite al gomito non è difficile, anche se poi sarà necessaria una visita dall’ortopedico ed eventualmente una radiografia per comprendere quanto profonda possa essere l’infiammazione. Ma intanto quand’è che dovete allarmarvi. In generale se si soffre di un dolore sordo e prolungato anche quando l’arto è a riposo, se ogni volta che si piega e si stende il gomito si prova una fitta anche prolungata, se più in generale il braccio appare più debole del solito, se si prova dolore e si è in difficoltà a compiere gesti anche banali e consueti come quelli di afferrare oggetti di utilizzo comune.

Come per le altre periartriti, anche quella al gomito ha cause precise. La più comune è nei movimenti ripetitivi che si compiono ogni giorno con il braccio, sia sul lavoro che nel tempo libero e rischiano di infiammare le giunture dell’arto. Oppure ancora una certa instabilità nell’articolazione del gomito o l’infiammazione dei nervi che partono dal collo e arrivano negli arti superiori.

 

 

Le cure per la periartrite al gomito

La periartrite al gomito andrà curata a secondo della gravità che presenta l’infiammazione. Se si tratta di un problema lieve possono bastare un periodo di riposo che può andare dai 15 ai 30 giorni, evitando tutti quei movimenti che possano infiammare ancora l’arto. Al di là del sollievo che può procurare il ghiaccio, sotto controllo medico si possono utilizzare pomate antiinfiammatorie oppure infiltrazioni. E prima di ricorrere all’intervento chirurgico, che è comunque la soluzione nelle forme acute o croniche, il paziente potrà pensare anche a sottoporsi a sedute di laserterapia o ancora di osteopatia.