Periartrite e artrosi: intervento chirurgico con protesi all’anca

 

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Una delle cause più fastidiose e comuni della periartrite, insieme ad una possibile lesione o affaticamento dei tendini è certamente l’artrosi, ossia l’usura provocata dall’attrito delle articolazioni che produce un consumo progressivo della cartilagine che riveste la stessa articolazione arrivando a esporre l’osso subcondrale.

 

 

Protesi all’anca: perché è la giusta soluzione in caso di periartrite e artrosi

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Se l’articolazione dell’anca è danneggiata da una forma di periartrite che ha provocato la coxartrosi, la conseguenza o meglio i sintomi saranno quelli di un dolore persistente e di una funzionalità limitata dei movimenti dell’anca. Questa limitazione funzionale potrà essere sia parziale ma anche quasi totale, fino ad arrivare ad un’articolazione completamente bloccata ed immobile, in tal caso parleremo di anchilosi. Ecco perché la periartrite e l’artrosi all’anca, prima di diventare definitivamente un impedimento ai movimenti, possono essere corrette solo grazie ad un intervento chirurgico con protesi all’anca. Il vantaggio principale di un intervento di protesi di anca è quello di restituire al paziente l’articolarità completa che si aveva quando c’era una articolazione sana e in salute.

In pratica, l'intervento chirurgico con protesi all’anca per risolvere la periartrite e l’artrosi, consiste nel rimuovere, da parte di un chirurgo ortopedico specializzato in chirurgia ortopedica mini invasiva, i residui cartilaginei articolari e tutta la superficie ossea irregolare che verrà quindi sostituita da protesi realizzate in polietilene e titanio. Si tratta di materiali che negli ultimi anni hanno raggiunto un livello di affidabilità altissimo, anche per la ricerca medica e scientifica capace di realizzare modelli in grado di rivestire come un guanto la superficie ossea che devono andare a supportare senza che durante l’intervento chirurgico sia necessario asportare porzioni ossee importanti.

 

 

Come funziona l’operazione di protesi all’anca

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Normalmente i pazienti che vengono sottoposti ad un intervento chirurgico con protesi all’anca devono rimanere in ospedale per meno di una settimana, salvo non insorgano complicazioni. Non vi saranno di periodi di immobilizzazione dell’arto, ma solo tanta ginnastica e fisioterapia per recuperare il più velocemente possibile una corretta e autonoma deambulazione in modo da tornare velocemente ad una vita normale e senza dolore.

La fisioterapia non prevede in nessuna fase, neanche all’inizio una immobilizzazione o ginnastica di tipo passivo. Vi sarà subito un recupero attivo e una fisioterapia finalizzata al recupero della piena efficienza articolare anche in una zona del corpo così delicata.

Se non insorgono altri problemi, il paziente che si è sottoposto a intervento chirurgico con protesi all’anca per risolvere i problemi di periartrite e artrosi entro un mese può riacquistare una sufficiente indipendenza nei movimenti, ma perché torni alla piena efficienza in realtà occorrono almeno due-tre mesi, quindi una sufficiente dose di volontà e pazienza.

In ogni caso quando si è vittime di artrosi e periartrite è fondamentale rivolgersi in tempi brevi ad uno specialista, in questo caso ad un ortopedico che programmi una visita specifica per valutare sia le cause che soprattutto le soluzioni, a partire da quella dell’installazione della protesi all’anca e prospetti al paziente un quadro esauriente della situazione. Per chi volesse approfondire l'argomento protesi all'anca segnaliamo un articolo del Dott. Michele Massaro dove esplicita in maniera certosina il problema.