Quale medico cura la periartrite?

 

La periartrite è una infiammazione cronica che colpisce le articolazioni. Per individuare la causa del dolore intenso che si avverte, è necessario rivolgersi ad un medico. Sicuramente il primo passaggio del paziente è andare dal suo medico curante, a cui spiegherà i sintomi e i disturbi che ha.

 

Fatto ciò, sarà poi il medico generico ad indirizzare il paziente a fare ulteriori indagini rivolgendosi ad uno specialista, ovvero un ortopedico, un chirurgo ortopedico o un osteopata.

Lo specialista svolge delle indagini approfondite, partendo dall’esame obiettivo del paziente. In taluni casi sono sufficienti il racconto dei sintomi da parte del paziente e l'esame per individuare il nocciolo del problema, in altre circostanze saranno inevitabili esami approfonditi.

 

 

La visita presso l’ortopedico

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L’ortopedico, per stabilire quale sia il preciso quadro clinico del paziente, chiederà a quest’ultimo una radiografia del punto preciso in cui avverte dolore (che può essere spalla, ginocchio, omero) nonché una risonanza magnetica nucleare. Prima però di giungere alle analisi, svolge prima un esame obiettivo, ovvero l'insieme di tutti gli elementi constatabile con un check-up fisico diretto del malato e una anamnesi personale e familiare del paziente.

Lo specialista  cerca di farsi una prima idea circa la problematica del paziente attraverso l'esame obiettivo. Chiederà infatti al soggetto in questione di muovere lentamente l’articolazione che gli fa male. Laddove al movimento il paziente dovesse avvertire dolore o addirittura non fosse capace di svolgere le azioni a causa di rigidità e dolori lancinanti, si sarà già in presenza di un primo campanello dell’allarme.

A questo punto, l’ortopedico chiede al paziente quale sia l’anamnesi personale e quella di famiglia, per stabilire se appartiene ad una specifica categoria a rischio (ex infortunio, diabete, situazione genetica).

Gli esami di imaging, quali raggi X, risonanza magnetica e/o ecografia, servono in caso di dubbi, per escludere che la sintomatologia presente sia dovuta ad altri tipi di problematiche all'articolazione della spalla.

 

 

La terapia dall’ortopedico

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Per quel che concerne la terapia, l’ortopedico sceglie i migliori trattamenti basandosi sulla presenza dei sintomi e sulla gravità della situazione. Le opzioni terapeutiche sono tante, e possono essere sia invasive che meno invasive.

Tra i trattamenti più leggeri troviamo l’utilizzo di farmaci da banco, a base di anti infiammatori, come il paracetamolo e il FANS. Si tratta di medicinali pensati apposta per lenire l’infiammazione e ridurre il dolore.

Anche la fisioterapia rappresenta una tecnica non invasiva per la cura della periatrite. Ha lo scopo di alleviare i sintomi, attraverso esercizi di allungamento e rinforzo dei muscoli della spalla, ed esercizi per il miglioramento della mobilità dell'articolazione dolorante.

Ci sono poi tecniche moderatamente o significativamente invasive. Tra esse ricordiamo le iniezioni di cortisonici. Sono punture che si fanno direttamente nell’articolazione che fa male. Parliamo di potenti farmaci antinfiammatori, capaci di lenire il dolore e di agire tempestivamente sul problema. Tuttavia non si può seguire questa terapia a lungo, dal momento che comporta spiacevoli effetti collaterali.

Una seconda tecnica moderatamente invasiva è l’idro-tensione articolare, che praticata in anestesia locale, comporta l’iniezione di una soluzione fisiologica, con lo scopo di distendere la capsula articolare e renderla meno rigida. Secondo alcuni medici, si tratta di una terapia che non sempre sortisce gli effetti sperati, per cui non molti la consigliano.

 

L’intervento del chirurgo

Laddove la terapia non basta, occorre rivolgersi ad un chirurgo. Lo specialista propone al paziente un intervento in artroscopia, grazie al quale viene eliminato il tessuto cicatriziale presente sulla capsula articolare dell'articolazione scapolo omerale.

Il ricorso alla chirurgia è ipotesi remota per la cura della periartrite ma non rara, tuttavia i medici consigliano di intervenire solo quando il caso clinico è talmente grave da non riuscire a trarre alcun beneficio dai precedenti trattamenti.

 

 

L’osteopata e la periartrite

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Oltre a rivolgersi ad un ortopedico e nel caso ad un chirurgo, per trattare la periartrite ci si può rivolgere anche ad un osteopata.

Il medico specializzato in osteopatia chiederà innanzitutto al paziente di sottoporsi a un esame radiologico, ad un'ecografia, ad una risonanza magnetica o ad un artro-TC, dopodiché stabilirà se sia o meno il caso di curare il disturbo con una manipolazione osteopatica.

Quest’ultima è molto efficace per curare la periartrite e ha lo scopo di riabilitare l’articolazione. Il medico osteopata rispetto ad un chirurgo non si limita solo all’analisi biomeccanica localizzata dove si manifesta il dolore, ma sottoporrà il paziente ad un controllo nella sua interezza sotto l’ausilio di tecniche cranio-sacrali, viscerali e strutturali. Il medico esamina il paziente nella sua interezza, dal momento che la periartrite può dipendere anche dalle alterazioni posturali.

Usando le giuste tecniche manipolatorie, l’osteopata permette di ridare vita alle componente articolari mal funzionanti, andando a stimolare i muscoli e i legamenti, e allentandone le tensioni.

In particolare nel caso in cui il paziente soffre di dolori acuti, l’osteopata con l’uso delle mani allenta i tessuti coinvolti agevolando i processi antinfiammatori naturali. Questo favorisce il rapido recupero del paziente con conseguente ripresa della corretta mobilità, tutto ciò senza ricorrere all’uso di farmaci.

L'osteopata potrebbe anche consigliare al paziente l'assunzione di integratori per articolazioni utili contro la periartrite e piante medicinali come artiglio del diavolo, liquirizia, bromelina, belladonna, ribes nero, assenzio, luppolo, prezzemolo, salice bianco.