Periartrite alla spalla e fisioterapia

 

Periartrite alla spalla e fisioterapia: esercizi di riabilitazione attivi e passivi per il trattamento dei sintomi della periartrite scapolo-omerale.

 

 

Tra le condizioni ossee ed articolari più critiche che un soggetto può avvertire, la periartrite alla spalla è la più comune e la più dolorosa.

A volte i sintomi che provoca evolvono ad uno stadio talmente acuto che può diventare difficile gestirli. Pur non esistendo cure che possono definitivamente bloccare la periartrite alla spalla, ci sono dei rimedi che ne possono rallentare il processo di avanzamento.

Uno di questi è dato dalla fisioterapia: nella fase iniziale del disturbo si può gestire il dolore attraverso degli esercizi di riabilitazione.

La riabilitazione ha lo scopo di rendere gestibile le attività quotidiane che svolgiamo (anche le più scontate come vestirsi, lavarsi o guidare) e che spesso a causa della periartrite diventano difficili se non impossibili da eseguire.

Soprattutto il dolore tende a limitare le possibilità di movimento, perciò si congelano sketch di fisioterapia, in quanto quest’ultima può aiutare a gestire le fitte.

 

 

Periartrite scapolo-omerale, cos'è, tipologie, sintomi

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Per capire come funziona la fisioterapia nella periartrite, dobbiamo partire dal suo inquadramento clinico. Stiamo infatti parlando di una infiammazione che colpisce i tessuti molli, come i muscoli, i tendini, i legamenti, le borse sinoviali, che fungono da supporto alle articolazioni.

Dal momento che questa infiammazione colpisce spesso la zona scapolo-omerale, spesso si sente parlare di periartrite scapolo-omerale.

Si tratta di una patologia che mette a repentaglio la stabilità delle articolazioni e consuma il rivestimento protettivo posto su di esse. Quando uno degli elementi appena elencato va ad infiammarsi, le più semplici azioni quotidiane (come il movimento del capo, il movimento rotatorio delle spalle e le azioni di tutti i giorni, anche le più semplici) vengono messe a repentaglio.

Di norma, la periartrite si classifica in quattro tipologie, in base all’intensità delle infiammazioni e in base ai sintomi che si manifestano (tieni tuttavia presente, che in ogni caso, se dovessero evolversi gravemente le infiammazioni delle articolazioni, è importante rivolgersi ad uno specialista che ti indichi una più efficace cura).

Si parla ad esempio di periartrite acuta quando si avvertono dolori improvvisi che colpiscono la spalla soprattutto durante la notte.

Di contro si parla di periartrite scapolo-omerale cronica semplice quando i dolori si manifestano in maniera graduale, si acutizzano durante il riposo notturno e la guarigione è molto lenta rispetto ad altre forme.

Per quanto attiene invece alla periartrite scapolo-omerale cronica anchilosante la si può definire come la versione 2.0 della forma acuta, e di norma interessa le persone anziane. Il dolore è costante, ma si ha comunque modo di fare movimenti anche se non del tutto agevoli.

La forma più rara di periartrite è quella chiamata “spalla di Milwaukee”, interessa di solito le donne in età avanzata. Si presenta con un forte dolore, e lentamente si giunge alla perdita totale dell’ uso della spalla. Non è raro che sia necessario un intervento chirurgico per risolverla.

 

 

Periartrite scapolo-omerale e fisioterapia

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La fisioterapia in caso di periartrite alla spalla cambia in base alla causa che l’ha provocata. I professionisti delineano infatti il trattamento riabilitativo migliore per te, utilizzando una terapia fisica strumentale per lenire il dolore e curare eventuali infiammazioni.

A volte i cicli fisioterapici vengono affiancati da strumenti moderni e d’avanguardia, come ad esempio laserterapia, tecarterapia, onde d’urto, elettrostimolazione TENS, ionoforesi.

L’esercizio fisico può essere anche preventivo per la periartrite, in quanto riesce a dare maggiore vigore ai muscoli e minore possibilità di sovraccarico o di trauma o infiammazione. Come suggerirà anche il fisioterapista, per ogni esercizio è importante non fare sforzi.

Qualunque movimento va fatto nei limiti della propria capacità e senza mai avvertire dolore. I risultati si dovrebbero apprezzare pienamente dopo le prime 4-6 settimane di applicazione quotidiana.

Di qualunque esercizio o serie serie esercizi è fatta la tua seduta di fisioterapia, essa deve avere lo scopo di essere efficace.

Ma soprattutto deve andare ad identificare il movimento critico, che provoca maggiore dolore e che non si riesce a svolgere con speditezza. Gli esercizi che si propongono devono avere lo scopo di rendere agevole alcuni movimenti critici, come ad esempio la flessione, l'estensione, l’abduzione, l’intro rotazione e l’extra rotazione. Se uno di questi movimenti ti risulta complicato eseguire, ogni esercizio interviene proprio su tale limite, assumendo ovviamente le giuste posizioni.

Per agevolare la flessione, così come l’estensione si propongono esercizi di schiena, ovvero distesi. Per agevolare l’abduzione ci si sdraia ma non si pone mai il pollice verso l’alto. L’intrarotazione si favorisce con esercizi che pongono il braccio in fuori ed il gomito piegato a 90°, mentre l’extrarotazione si favorisce con esercizi a posizione sdraiata, con il braccio lungo il fianco. Di ogni esercizio si consigliano diverse sessioni, di almeno un minuto, con un adeguato riposo di minimo un minuto.

Step by step, il fisioterapista interviene nel punto critico di infiammazione della spalla e ti supporta nell'eseguire esercizi passivi e attivi contro resistenza andando a lavorare sui movimenti limitati al fine di migliorare la mobilità.

Nel caso non si riuscisse a recuperare totalmente la mobilità si può ricorrere al trattamento di un osteopata.

 

 

Di seguito, con la consulenza di Fisiosalus - Centro Medico a Perugia,  ti descriviamo gli esercizi ritenuti più adatti al caso specifico:

  • Esercizio col pendolo di Codman

Un primo esercizio che vogliamo descrivervi ritenuto utile in caso di periartrite alla spalla è quello che prevede l’uso del pendolo di Codman. Andando cioè ad impiegare un peso da un chilogrammo si va a sciogliere l’articolazione della spalla. Impugnando il peso si favorisce la forza di gravità e nel fare le oscillazioni lente in tutti i piani di movimento dello spazio si imprime uno sforzo sulla spalla che permette di effettuare movimenti con più scioltezza. Si consiglia di ripetere per più volte durante la giornata per un minuto per ripetuta.

 

  • Esercizio con il bastone

Di simile impatto è l’ esercizio utile con il bastone. Quest’ultimo va impugnato all’altezza della nuca con due mani e si effettuano movimenti a mezzo mezzo da un lato e dall'altro, ruotando il busto. Si ripete l’esercizio per 3 serie da 10.

 

  • Esercizio in posizione eretta

L’esercizio in posizione eretta è quello che va svolto con maggiore frequenza ma con maggiore cautela. Ad ogni modo mettersi in posizione eretta scorrendo le braccia lungo i fianchi. Da questa posizione di partenza effettuare un piccolo gioco di spunta sulle spalle, così da unire le scapole ed avvicinare leggermente i gomiti dietro la propria schiena. Mantenere la posizione per un massimo di 10 secondi.

 

  • Esercizio con la sedia

Mantenendo sempre standard l’obiettivo di non causare dolori, è possibile anche effettuare un esercizio con la sedia. Da seduti, mettere le mani appoggiate alle cosce. Lentamente ruotare per 20 secondi circa all’indietro tutte e due le spalle, facendo attenzione a non muovere il tronco. Si consiglia di tenere sempre ferma la schiena allo schienale della sedia, se questo non ostacola le rotazioni. Mai andare di fretta, di contro sollevare le spalle con tutta la lentezza possibile, proseguendo a fare movimenti all'indietro.

 

  • Esercizio a mani unite

L’ultimo esercizio è il più difficile e ci si pone in posizione eretta. Lentamente si devono unire le mani, intrecciare le dita e rivolgere i palmi all’insù. Dopodiché basta estendere con adagio le mani, senza mai staccarle tra loro, in direzione verso il basso. Solleva di poco la testa e spingi leggermente andando indietro. Cerca di tenere la posizione per un massimo di 10 secondi.