Periartrite acuta

 

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E’ la forma di periartrite della spalla più difficile da affrontare perché la periartrite acuta si manifesta improvvisamente e senza avvisaglie, con un dolore intenso che immobilizza parzialmente o totalmente la spalla e che viene aumentato da qualsiasi gesto banale, i classici che si compiono ogni giorno e ai quali non prestiamo nemmeno attenzione se non quando diventa impossibile farli.

 

 

I sintomi della periartrite acuta

Solitamente la prima manifestazione del disturbo avviene dopo un intervallo variabile da uno a sette giorni dopo l’evento scatenante che può essere uno sforzo fisico, un trauma, ma anche un ictus, un infarto, oppure ancora un’esposizione prolungata al freddo. Il dolore causato dalla periartrite acuta è intenso e normalmente tende a peggiorare durante le ore notturne tanto da impedire anche un buon sonno. In alcuni casi inoltre il disturbo può estendersi fino al dorso della mano. In ogni caso se affrontata per tempo e opportunamente curata, trascorsi alcuni giorni il dolore tende a diminuire anche se occorrono alcune settimane per passare dalla fase di periartrite acuta a quella di tendinite cronica.

Il sintomo più comune è la comparsa del dolore alla spalla, che genralmente si presenta sia a riposo che durante quando cerchiamo di muovere il braccio. Se è causato da una borsite limita solo il movimento della spalla, mentre quando è causato da una tendinite comunque non provoca nessuna limitazione al movimento.

 

 

Come curare la periartrite acuta

I farmaci normalmente utilizzati per calmare il dolore causato dalla periartrite acuta sono normali analgesici come paracetamolo, codeina fosfato, tramadolo e i FANS (ossia diclofenac, ketorolac, ketoprofene). Se dopo una settimana di trattamenti il dolore ancora non scompare, allora il medico potrà prescrivere iniezioni di corticosteroidi e successivamente sarà possibile cominciare una terapia riabilitativa. Quando ci si trova di fronte ad un caso di periartrite acuta decisamente grave potrebbe essere necessaria un’iniezione intrarticolare già da subito, nella fase iniziale.  

È vantaggioso anche applicare il ghiaccio ad intervalli di 2 ore perché tende a far diminuire l'infiammazione dei tendini, mentre per rilassare i muscoli si possono fare degli impacchi caldi. Invece se fossero presenti anche delle calcificazioni ci si potrà sottoporre alle onde d’urto che possono evitare l'intervento chirurgico. Infine molto utile si rivela anche il ricorso alla fisioterapia che serve a rinforzare la muscolatura e compensare quello che la periartrite impedisce di fare.